E che florilegio di cose interessanti che scrivono, tutta una gran letteratura! Utilissima peraltro. Quelli della Cassazione hanno molte cose da fare, anzitutto devono controllare i loro colleghi giudici, quindi se ad esempio scovano un giudice che ha una brutta scrittura non esitano a scrivere una sentenza per rimediare. Be’, certo, in Italia ciò che non è sancito per legge non è obbligatorio, quindi è più che normale se un giudice scrive un po’ come gli pare, no? Che poi, i Giudici devono scrivere le sentenze, mica devono farlo in bella grafia! E dove sta scritto? Per caso sono tornati a scuola? Da quando in qua la cachigrafia è un reato? Come? Ci sarebbero i computer con la videoscrittura? Ah, sì? Però l’obbligo di scrivere le sentenze al pc non è scritto da nessuna parte, quindi andiamo avanti e se qualcuno adombra pericoli di sovraccarico di lavoro – ossia di default – della Cassazione (che deve anche occuparsi di questioni simili), fa nulla (solo un dubbio: ma se a scrivere male fossero i Giudici della Cassazione, come faremmo, visto che sopra di loro non c'è nessuno che possa controlarli?).
Comunque, oggi parliamo delle sentenze sfornate dagli Ermellini (i Giudici della Corte di Cassazione si chiamano così) in tema di guida in stato di ebrezza. Noi, da ignoranti, pensiamo che mettersi alla guida da ubriachi sia già di per sé un crimine, ma tra il dire e il fare c’è di mezzo la Cassazione. Sì, infatti non è così semplice come sembra. Mentre da una parte ci si sbatte per ottenere il prelievo anche forzoso di materiale organico dai sospettati sulla scena del delitto, dall’altra c’è tutt’un florilegio di sentenze e decisioni che remano in senso contrario (anche alla logica, direi).
Anzitutto, in caso di omicidio stradale non è possibile obbligare il conducente al prelievo del sangue. Ebbe’, certo, omicidio stradale è diverso da scena del crimine: nel primo caso (OMICIDIO stradale) si può effettuare un prelievo solo in presenza di un avvocato (e solo se il sospettato accetta di farsi prelevare il sangue, altrimenti nulla), magari – sempre per sicurezza – assieme a un perito ematologo, al medico di base, a un infermiere, al pediatra di quando era piccolo e di un parente che possa tranquillizzarlo; nel secondo caso (scena del CRIMINE) si può procedere senza tante storie. Il perché di questa strana decisione è ricercarsi chissà dove, però fa nulla dai, continuiamo pure ad andare a piangere ai funerali.
Vabbe’, direte voi, c'è sempre l’etilometro. L’ETILOMETRO? E NO! Da poco è stata diffsa una superperizia che ne dimostra l’inattendibilità, quindi è inutile, ma se anche funzionasse, non è che lo si può usare così, ma scherzate? No, ci vuole la presenza, anche in questo caso, di un avvocato. Una cosa praticissima, davvero, anche l’avocato più imbranato dell’universo riuscirebbe a fare invalidare un eventuale test condotto in maniera diversa. Quindi, niente etilometro, niente prelievo, a meno che: il sospettato non accetti e ci sia lì un avvocato. Mica è una scena del crimine.
Comunque, ricordatevi che se per caso vi sorprendessero ubriachi alla guida, potete anche offrire cento euro all’agente che vi ferma, tanto non vi può succedere nulla, rischiate solo (si fa per dire) che lui accetti e che vi faccia andare via, visto che la Cassazione ha detto che quell’offerta non è valida, in quanto fatta da un ubriaco (stabilire la vostra ubriachezza sarà una cosa lunga e laboriosa, però, nel frattempo, tentar non nuoce, magari portatevene dietro 150).
Bene, a breve parlerò di altre stupende decisioni giudiziarie, nel frattempo preghiamo, forse otteniamo risultati migliori.