Buongiorno cari avventori, la canicola vi fiacca? Ok, allora vi parlo di una vecchia conoscenza: la signora Maria Grazia Catanzani, della MGC Edizioni.
Non è che l'avete dimenticata eh!
Va be', un aiutino (poi però vi interrogo a salti e a tranello): si è fatta conoscere sul blog “Scrittori in causa”, perché aveva organizzato un concorso “letterario” a premi in cui il vincitore avrebbe dovuto pagare fior di quattrini per ritirare il premio (oltre a essersi inventata patrocini inesistenti, tipo quello dell’Ambasciata degli Stati Uniti d’America e quello dell’Ambasciata Britannica), e ne abbiamo parlato noi in questa bettola, qui, a proposito dei suoi corsi di giornalismo “avanzati” e abbastanza stravaganti, e qui, per i suoi innovativi corsi di scrittura. “cretativa”.
Oggi vorrei parlarvi di una nuova, strepitosa, ideona della Signora Catanzani: il concorso letterario “Scrivi con le star”.
No, non “scrivi con i dadi per il doppio brodo STAR”, ma proprio con le star, quelle vere! Quali star? Boh! (Che una sia la Catanzani?)
Oltre che sulla grafica terremotata del bando, merita soffermarsi su due elementi di questo concorsissimo: i premi e (ma tu guarda il caso, ancora una volta) il patrocinio.
Il Premio consiste nella consegna di un attestato di merito e la pubblicazione delle opere selezionate dalla Giuria in una prestigiosa antologia (nel caso di romanzi o racconti particolarmente lunghi verrà pubblicato un estratto) con la casa editrice MGC Edizioni con il patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e della Regione Lazio.
Quindi, se per caso la vostra opera (romanzo o racconto che sia, non ci sono distinzioni) risultasse vincitrice ma fosse troppo lunga, niente paura, la Signora Catanzani ne taglia un pezzo, il giusto per farla entrare tutta nell'antologia, prestigiosissima nevvero, una specie di innovativo libro degli indovinelli: come andrà a finire la storia? Poi se ne potrebbe anche pubblicare uno con tutti i finali e la gente potrà divertirsi ad accoppiarli a proprio piacimento, oppure con quello che taglia potrebbe farci qualche origami (che ne so, magari un bel Pinocchio).
Poi c’è il solito patrocinio, questa volta tocca al “Ministero dei Beni e delle Attività Culturali”. Nessuno in quel Ministero conferma questa splendida iniziativa, un po’ come è successo con la SIAE e tutta la sfilza di patrocini che la Catanzani si è inventata in altre occasioni, però, che volete farci, il tutto è davvero bello e intenso.
A presto con altre novità e, sia ben chiaro, siamo sempre disposti a ogni tipo di rettifica, ché siamo quasi perfetti. Quasi.