Non so se la ricordate, ne abbiamo parlato più volte: a proposito di un concorso letterario organizzato da lei stessa in cui si è autopremiata; di un premio che avrebbe, a suo dire, vinto in America ma di cui nessuno colà sapeva nulla (e che poi non è andata nemmeno a ritirare); di una sua presunta collaborazione con la SIAE, di cui la SIAE non sapeva nulla, eccetera, eccetera, eccetera.
La signora editrice ha ultimamente organizzato un corso a seguito del quale si può conseguire la qualifica di giornalista, con conseguente iscrizione all’albo e, a suo dire, ACCESSO DIRETTO ALLA PROFESSIONE.
Le istruzioni sono QUI e QUI.
Ora, la legge è chiara: per poter accedere alla qualifica di giornalista si deve collaborare con una testata giornalistica regolarmente registrata presso il Tribunale.
Nel bando leggiamo che durante il corso si potrà collaborare con le seguenti testate:
www.goodmorningmagazine.com (NAZIONALE)
www.goodmornigromanews.it (NAZIONALE)
www.goodmorningsicilia.it
www.goodmorningumbria.it
Ecco, andiamo per ordine.
www.goodmornigromanews.it (NAZIONALE) pare non esista, cliccate anche voi e vedete cosa esce; www.goodmorningsicilia.it idem, non porta da nessuna parte.
www.goodmorningmagazine.com (NAZIONALE) invece è, per sua stessa definizione, un blog, quindi non si capisce bene come possa essere assimilato a una testata giornalistica, nonostante l'augusta benedizione di Sua Altezza Serenissima il principe di Seborga.
Resta www.goodmorningumbria.it che, oltre ad avere un dominio di secondo livello, non riporta i dati che, se non altro per chiarezza, dovrebbero apparire su una testata giornalistica (direttore responsabile, proprietario, Tribunale di registrazione, eccetera). Anche i contenuti, poi, sono per lo più anonimi.
Per inciso, nel bando si può leggere che tutta l’operazione è condotta in collaborazione anche con www.federart.net, ecco cliccate pure e vedete che il sito consiste in un’unica pagina, senza possibilità di navigazione, né di approfondimenti (notate anche i numerosi enti aderenti? Senato, Ministero dei beni culturali, eccetera? Chissà se lo sanno che sono aderenti, mah…). La mail per il contatto fa riferimento a federart.org, ecco per curiosità cliccate anche su http://www.federart.org e vedete cosa esce.
Scrivo alla Signora Catanzani, ma questa non mi risponde.
Allora, dico, io, ma queste testate giornalistiche, sono o non sono registrate presso il Tribunale? Possono garantire la retribuzione degli articoli prodotti dagli aspiranti? (O forse quegli articoli saranno retribuiti con le quote d’iscrizione ai vari corsi?) No, perché mentre se da una parte le testate online, grazie a un vuoto normativo, non hanno l’obbligo della registrazione, dall’altro per poter essere iscritto all’ordine dei giornalisti non solo si deve effettuare un periodo di collaborazione con una testata giornalistica regolarmente registrata, ma gli articoli devono essere anche regolarmente retribuiti.
Ovviamente spero che le mie domande trovino risposta e, come sempre, sono pronto a rivedere tutto ciò che ho scritto.
Per il momento titubo e resto in attesa.