Ultimamente mi capita di avere paura ogni volta che faccio gli auguri di Natale agli amici, compresi quelli virtuali. C'è un nutrito gruppo di persone - composto statisticamente per lo più da donne, per quel che mi riguarda - che si scagliano contro tutto ciò che è Natale, compresi gli auguri, in quanto li addebitano - a volte confusamente ma sempre fiere del proprio ateismo - all'ipocrisia che ammanta questo periodo di feste.
Ora, chi mi conosce sa benissimo che il mio vaffanculo è sincero quanto il mio sorriso, tuttavia scrivo questo post per per dimostrare, a chi ancora avesse dei dubbi, che non sono ipocrita.
Posso capire l'ateismo, posso anche capire, ma non approvare, certo, la falsità ideologica che ammanta taluni durante il festoso popolo Natalizio, ma quello che non capisco è l'ostinazione a voler far passare tutti quelli che \/credono\/ come degli stupidi visionari e a considerare i loro auguri alla stregua di vibranti vaffanculi, se non delle ridicole frasette preconfezionate.
Quello che non capisco è l'ostinazione esplicitata in più bacheche nel voler ridicolizzare una festa che, volenti o nolenti, fa parte delle tradizioni di noi tutti (salvo poi commuoversi per i diritti negati ad altre religioni). "Bannerò chi mi farà gli auguri di Natale, ho anche letto." Lo trovo davvero offensivo.
Sei ateo? Bene, allora strafregatene del Natale e della Pasqua, ignora queste feste ma non sfancularle, non lanciare messaggi del tipo Natale = gregge di cretini che si fanno auguri scemi e falsi, perché, a volerla dire tutta, chi vede SOLO falsità nel Natale ha dei seri problemi che dovrebbe, a mio avviso, correre a risolvere, perché siete ridicoli e patetici, anche se a voi sembra di avere la verità filosofica e dell'esistenza in tasca.
Ti faccio gli auguri? Accettali, non sbattermi in faccia la tua superiorità di agnostico, ateo, materialista, merdista, anticlericale, antipapale, panteista e cazzista, perché quella tolleranza che tanto si va predicando a favore delle popolazioni del mondo, andrebbe applicata anche tra di noi.
In questo periodo su certe bacheche appaiono, al posto dei gattini teneri, dei gatti nervosi e arcuati pronti a graffiare chiunque passi davanti a loro. Cazzo, ditemelo, ma che problemi avete? Ma pensate che durante l'anno la gente nei vostri confronti sia brava bella e tollerante e che si trasformi solo durante il Natale e la Pasqua? Allora, cari, sentite me, andatevene gioiosamente a cagare, voi e i vostri sforzi per trovare la frase antinatalizia più a effetto (frasi che poi vi ridete tra voi, ah ah ah a), e magari per mettersi un po' in mostra *controcorrente*. Stucchevoli.
Ecco, questo ce lo avevo -qui- da qualche giorno e ve l'ho scritto e ora, davvero, sinceri auguri a tutti. Auguri di cosa? Di rinnovamento: rinnoviamoci, svecchiamoci, apriamo la mente, lottiamo con l'intelligenza per spazzare via quella putredine che ci è già arrivata alle orecchie. Auguri di onestà, anche intellettuale, per tutti, auguri di ogni sforzo positivo per diffondere positività e luce. Auguri di realizzazione, auguri di ricchezza di ogni forza. Auguri di resistenza strenua contro il cancro che chi è più fortunato di noi cerca di attaccarci. Auguri di salute, fisica, mentale e morale.
Ecco cosa mi piace augurare e cosa vorrei mi venisse augurato.
Ecco, tutto, qui, Nostro Signore vorrebbe questo, anche per gli atei, soprattutto per quelli che si sentono superiori perché sono atei, anticlericali e pensano che le mele marce siano ovunque (tranne loro, ovvio).