La prima parte è qui.
La seconda parte è qui.
Quanti manoscritti ricevete in media?
Pochi. I pochi di quelli che non leggono il nostro regolamento, come funzioniamo e mandano in random a centinaia di editori il loro manoscritto.
Cosa deve avere un manoscritto per convincerti?
Noi non accettiamo manoscritti, dattiloscritti, testi che non provengano dal cuore di LPV. Non esaminiamo nulla che non passi dal laboratorio. L'unica maniera di convincerci a portare in libreria una tua storia, è lavorare con noi, conoscerci e farti conoscere. Lavorare in laboratorio insieme a tutti gli altri. Non è una questione di “prodotto” soltanto! Ma di persone che dovranno lavorare insieme, l'una per l'altra. LPV non è una nave passeggeri pronta a portarti al raggiungimento delle tue ambizioni più intime. Chi sale a bordo deve imparare a remare. Deve far proprio il progetto, non correre la propria “rat race” personale.
Quanti titoli pubblicate?
Pochi. E dipende dai risultati del laboratorio. Nasce tutto lì. Non è possibile quantificare un numero regolare di pubblicazioni all'anno. A volte sono due, altre niente, altre ancora cinque o sei titoli. Dipende.
Come siete strutturati?
Tutto si muove sull'ammiraglia, LaPiccolaVolante.com. Indiciamo giochi di scrittura, non premi letterari, concorsi... no. Piattaforme per il gioco, in cui scegliamo che genere vogliamo trattare (fantasy, erotico, poliziesco, horror...), diamo un soggetto, un regolamento o piccoli elementi vincolanti che aiutino il partecipante a avvicinarsi a ciò che stiamo cercando. Durante i giochi, gli autori comunicano e leggono le storie degli altri, scambiandosi suggerimenti, stili, consigli. Se (ho detto SE) durante questi eventi (che non prevedono MAI la pubblicazione come premio, MAI) viene fuori un soggetto di cui ci innamoriamo acchiappiamo l'autore e cominciamo a lavorare “sull'esplosione” del soggetto in un lungo racconto. E non ci importa che sia il testo più votato dai lettori, per quello diamo al vincitore la possibilità di scegliere un titolo dalla libreria. Se troviamo non un soggetto, ma un modo interessante di raccontare, speriamo che rimanga a bordo in attesa che partorisca anche la storia giusta. Si lavora insieme, anche durante l'esplosione del soggetto. Alla luce del sole. Illustrazioni, spin off, tutti quelli che vivono a bordo hanno il dovere e diritto di mettere sul piatto le proprie intuizioni se ne hanno, e lasciarle a disposizione dell'autore, senza pretendere riconoscimenti o crediti per amore del proprio nome, perché quando toccherà a loro, riceveranno gli stessi aiuto e collaborazione. Per il semplice buon esito di un progetto. Questo è LPV. Non cercateci sulle grosse piattaforme di distribuzione, ne siamo usciti quasi subito. Se volete qualcosa da noi, dovrete rassegnarvi ad avere a che fare con noi. Perché se ci saranno problemi dobbiamo esser noi i primi a risolverli e a chiedere scusa, perché dietro un account, ricordatevi ci sono persone come voi. Alla malora i freddi filtri logaritmici.
Editori, librai, cantastorie, bibliotecari, recensionisti... servono a educare. Per prima cosa a educare. Ma questo sano presupposto non vi convinca, come molti ciarlani, che questa educazione non debba essere pagata. Perché se moriremo tutti, rimarrà soltanto una sequela di reality nauseabondi e tanta più merda nelle vite delle generazioni future.
Ma tu, scrivi?
No, illustro. Capita che ogni tanto racconti qualche storia. Ma il mio lavoro è illustrare. Non mi si scambi mai per uno scrittore, nonostante le apparenze: non conosco neanche un decimo delle cose che uno scrittore vero dovrebbe conoscere!
E cosa leggi?
Quello che mi danno in pasto e mi sto circondando di consiglieri meravigliosi che ringrazio da morire! Ora ho sul divano per il pomeriggio “I Miti di Cthulhu”. Sul cuscino per la notte “Gormenghast”.
Quali progetti hai per il futuro?
Resistere a questo momento penoso del Paese. Trovare qualche progetto interessante da illustrare che mi insegni ancora qualcosa di nuovo. La speranza che presto LPV renda il dovuto alle meravigliose creature che ci hanno aiutato a tenerla a galla (Vi Voglio Un Sacco Bene, ragazzi!)
Grazie Emiliano. Non posso fare altro che augurarti il meglio per ogni tua iniziativa e ringraziarti per il contributo, preziosissimo, che dai all’editoria. Grande.