Ho conosciuto Mauro durante la presentazione di una pubblicazione edita dalla sua casa editrice e ne ho ammirato il coraggio e la correttezza. Ha accettato di rispondere ad alcune domande.
Mauro Miotti, editore. Com’è nata questa scelta e che percorso ha richiesto?
Sul fatto della scelta di diventare editore è stato in verità tutto molto casuale. Mi trovavo a un bivio per la realizzazione di un'opera e siccome non trovavo editori che prendevano sul serio le proposte, molto ingenuamente mi sono detto… ok lo faccio io! E ho preso tutte le informazioni del caso. Non è stato facile perché non basta recarsi in camera di commercio o da un commercialista e dire voglio fare l'editore, ci sono varie figure e ognuna di esse dà un piccolo apporto al progetto. Apparentemente sembra molto facile, invece ci sono procedure piuttosto complesse, sia per l’apertura di una casa Editrice, sia per la gestione. Si deve provvedere al regime fiscale - se hai altre attività - all’acquisto dell'ISBN con relativa iscrizione, all'invio delle opere alle varie biblioteche: nazionali, di Firenze, di Roma, della Regione di appartenenza. Tutto ciò è obbligatorio, come i bollini SIAE che, cosa molto strana, in Sardegna si rilasciano solo a Cagliari, l'ufficio Siae a Sassari non espleta questa formalità.
L’esordio è stato con una giovane scrittrice, ti va di parlarne?
L'esordio è stato con una giovane scrittrice che ha al suo attivo anche altre opere pronte per essere pubblicate. Ha scritto il suo primo libro intorno ai 14/15 anni. Si tratta davvero di un fiume in piena, la scrittura è la sua grande passione, ci mette davvero l'anima. Attivissima anche nel giornale della scuola che frequenta, dove scrive articoli su articoli, ha vinto anche il “Premio a Fabriano” con il racconto “Il segreto di quel sorriso”, vive a Porto Torres, frequenta l’istituto per ragionieri a Sassari e quest'anno è alle prese con gli esami di maturità. Frequenta il corso per cinema dello scrittore e regista Giorgio Amato.
Quali obiettivi ha la tua casa editrice, ossia quale quale genere preferisce e quale tipologia di autore?
Gli obiettivi della casa editrice sono modesti, ci piacerebbe dare visibilità a scrittori di ogni genere, ovviamente se le loro opere valgono, ci piacerebbe comunque dare voce e una possibilità a meritevoli e appassionati fino a oggi snobbati dalle grandi case editrici.
Nel viaggio di esordio, quali sono state le soddifazioni?
Le più grandi soddisfazioni sono state quelle di vedere la propria opera nelle vetrine delle librerie indipendenti che, come noi, hanno deciso di credere nelle potenzialità di un autore. Vedere alle presentazioni tanta gente che si appassiona, che fa domande e che in qualche modo sogna di poter fare la stessa cosa, vedere negli occhi della gente quella luce che sembra chiedere ...ma allora anche io posso, per me è una grande soddisfazione. Dopo mesi di lavoro vedere l'opera finita e davvero un un tuffo al cuore.
E le delusioni, o forse sarebbe meglio parlare di “intoppi”?
La più grande delusione è rendersi conto che dopo tante battaglie per la realizzazione ci si trova davanti a ostacoli insormontabili, come ad esempio la DISTRIBUZIONE. Credetemi è una giungla (chiamiamola giungla) di personaggi che fanno lievitare il prezzo del libro in maniera esorbitante. Rapportato a quello per la stampa, per l’ISBN, perla SIAE, per la realizzazione della copertina, il “vero” costo è quello della distribuzione, che prende il 60% del prezzo di copertina. Inoltre a un nuovo editore ovviamente il costo della stampa è più alto, ci sono opere in giro a un prezzo di copertina che a un nuovo editore corrisponde al prezzo della sola stampa e non si capisce come possano guadagnare l'editore e l'autore dell'opera. Inoltre la distribuzione snobba alla grande autori ed editori giovani perché vogliono andare sul sicuro, della serie “ti piace vendere facile”, con nomi già affermati nel campo ed editori con vari titoli all'attivo piuttosto famosi. Questa credo sia anche una pecca del mercato, molto spesso si sente, nelle librerie, gente che acquista solo opere molto pubblicizzate, non per vero interesse ma credo più per moda. Le stesse opere fortemente sponsorizzate occupano buona parte delle vetrine principali, anche se si venderebbero da sole, mentre quelle che avrebbero bisogno di più visibilità, spesso sono relegate in angoli dove nessuno arriva. Pubblicizzare una nuova opera in tv ha un costo proibitivo, ma questo darebbe un'ottima spinta sia allo scrittore sia all’editore. Sarebbe comunque un investimento a fondo perduto. D’altro canto internet stesso sul nuovo e sconosciuto non aiuta per niente, peccato perché credo fermamente che il mondo sia pieno di autori splendidi e lasciati in disparte.
Quale pensi sia il ruolo della picola editoria nell’ambito anche del digitale?
Nel campo del digitale credo si incontrino le stesse identiche difficoltà sul fatto di opere e autori giovani, non nel senso di età ma di scrittura. Il nuovo non desta curiosità se non viene pubblicizzato fortemente, noi dopo tanto siamo riusciti ad entrare nel mondo di AMAZON KINDLE con il formato digitale, ma i risultati sono come per il cartaceo, fermi all'ottusità del mercato che acquista più volentieri opere pubblicizzate di autori e case affermate.
Quali autori, o quali generi, ami leggere?
A me sinceramente piace leggere un po' di tutto, se un titolo mi attrae o incuriosisce, lo leggo, chiunque sia l'autore. Sarò sincero: non ho mai guardato la voce “edito da....”. Ho letto autori come Kathy Reichs, Clive Cussler, Wilbur Smith...
E quali autori, o generi, ti piacerebbe pubblicare?
Mi piacerebbe pubblicare gialli, ma in genere un po' tutto quello che mi attira: dal libro di avventure, alla magia, alla realtà di tutti i giorni …
Di dove sei, o meglio dove sei nato e dove abiti?
Io sono nato a Sassari vivo a Porto Torres ma di origini da parte di madre Emilia e di padre Friuli.
Non resta che fare tanti auguri a Mauro per la sua attività.