La vicenda del concorso “Glenn amatissimo” (riassunta qui) si arricchisce di un’ulteriore richiesta di replica, quella della Signora Claudia Manuela Turco, moglie del Signor Baiotto, giudice del contest e autrice del libro da comprare per poter partecipare, che noi accettiamo volentieri.
Anche questa è un po’ lunga. Ho aggiunto solo due piccolissimi chiarimenti, a due paragrafi che ho evidenziato in neretto e ribadisco la netta differenza tra “concorso letterario” e “raccolta fondi”.
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Gentile Signor Borghi,
sono Claudia Manuela Turco, l’autrice di Glenn amatissimo. Non amo le polemiche, quindi quando mi è stato segnalato il Suo post ho lasciato che fosse Marco Baiotto a occuparsene. Poiché sono venuta a sapere però che il tutto ha preso una piega poco piacevole ho deciso di scriverle, innanzitutto per ringraziarla per aver accettato un confronto educato e poi per chiarire la mia posizione, essendo stata chiamata in causa in prima persona.
Come avevo previsto, il fatto che io sia l’autrice del libro può dare fastidio e proprio per questo a suo tempo avevo contattato varie persone per vedere le loro reazioni e capire come fosse meglio impostare l’intero progetto. La maggior parte delle persone che conosco pensa che di solito butta i soldi partecipando ai concorsi tra quote di iscrizione, spese di spedizione, stampa delle opere, antologie ecc. e che invece così si ritrova anche un libro. Anche andare a una cerimonia di premiazione costa molto, quindi noi spediamo i premi a casa, ma di certo qualcuno non vorrà rinunciare all’“evento mondano” e allora parteciperà ad altri premi. Quanti ce ne sono in Italia? Non c’è che l’imbarazzo della scelta.
Lei dice il falso quando dice che gli unici che contribuiscono sono gli autori. Noi sosteniamo anche le spese di acquisto dei trofei, di spedizione, di gestione del sito, di abbonamenti a riviste per pubblicare il bando ecc. Come può dire che noi non abbiamo spese? Dal punto di vista economico è tutta un’attività in perdita, la nostra. Le spese di spedizione sono richieste per l’acquisto di qualunque libro. Vuole darmi la colpa anche dell’esistenza dell’I.V.A.? Se non ci vanno bene tanti aspetti di questa società, non dovremmo prendercela con chi non ha responsabilità al riguardo.
[Qui intervengo per ricordare quanto inserito nel bando di partecipazione: “I trofei (e tutte le spese di segreteria) sono offerti da Marco Baiotto. L’operato dei giudici è a titolo gratuito.” La mia frase è relativa ai soldi che verranno destinati al canile, non all’organizzazione del concorso. Resta sempre il vantaggio, per l’autrice, di incrementare le vendite.]
Abbiamo precisato che non ci sono sponsor, che le spese vengono sostenute da Marco Baiotto per trasparenza. Dovevamo scegliere: o passare per disonesti non dicendo della percentuale offerta al canile perché la gente di solito pensa male o passare per “vanitosi” come coloro che dicono quanti soldi danno a XY. Comunque non è un reato. Anzi, se lo fanno i piloti della Ferrari tutti dicono che danno il buon esempio. Invece i poveri non dovrebbero mai fare niente di bello!
Gli autori non ci regalano le loro opere, noi non acquisiamo diritti d’autore, nemmeno pubblichiamo le loro opere sul nostro sito se non vogliono, accettiamo persino l’edito e il già premiato. Ma si può parlare di regalo se con tale espressione intendiamo che ogni occasione di lettura è un dono. Non ho mai partecipato a un concorso però pensando che il giudice dovesse leggermi per un mio diritto assoluto ma sempre grata per l’occasione di venire letta. Voler essere letti senza voler leggere gli altri mi pare assurdo. Nelle finalità del concorso lettura e scrittura vengono fatti convergere. Appoggiandomi a quello che dice lei, allora anch’io faccio un dono al lettore con il mio libro! Parlo di un dono che non può venire pagato con la moneta. Se mai si dovrebbe irritare perché gli editori “strozzano” gli autori. Il bersaglio, se è rappresentato da chi guadagna, dovrebbero essere loro…
In passato mi sono state commissionate opere che sono state pubblicate senza che io acquistassi nemmeno una copia e con diversi editori, sono anche stata regolarmente pagata per scriverle. Come può dire che il mio libro dedicato a una cane non venderebbe nemmeno una copia senza il concorso? Glenn amatissimo è stato acquistato anche da alcune persone che non parteciperanno al concorso ma che amano i cani. Se io vedessi una copertina così, amando i cani non potrei non acquistare il libro. Sarò un’ingenua, una romantica, un’idealista, ma voglio credere che la letteratura possa ancora cambiare il mondo, dare voce a chi non ce l’ha, rompere gli schemi.
Certo che io ne traggo un beneficio ma dal suo punto di vista, non dal mio. Se dipendesse da me, brucerei subito tutte le copie di Glenn amatissimo, tutte le mie opere e la letteratura di tutti i tempi e di tutti i luoghi pur di stare ancora con lui. La letteratura non vale quanto la vita. Non ho mai scritto per diventare famosa, né per vendere e forse proprio per questo alcuni miei libri sono stati acquistati in passato da più persone e senza che fossero collegati a nessun concorso, ma sono rimasta povera come prima.
Spesso chi non riesce a trovare nemmeno un piccolo editore dovrebbe interrogarsi sul perché voglia scrivere. Quando lei si chiede come farebbe a diventare famoso se vincesse il Golden Glenn, mi trafigge! Uno scrittore dovrebbe scrivere perché ha qualcosa da dire, non perché vuole diventare famoso. Certo, a tutti piacerebbe mantenersi scrivendo, ma le probabilità sono talmente poche che non si può rischiare di buttare la propria vita trasformando un sogno in un’ossessione. Spesso gli scrittori famosi sono molto infelici e rinuncerebbero volentieri al loro “successo” per essere un po’ più sereni. Alla fine sono solo uomini anche loro.
Se non avessi detto apertamente che la percentuale a me spettante andava a qualche canile e mi limitavo a fare un’offerta privatamente, mi avrebbero detto che facevo i soldi sulla pelle degli animali più sfortunati! Io non avrei nessun problema ad acquistare un suo libro per partecipare a un concorso con queste modalità, sapendo di aiutare gli animali. Se si crede in una causa, perché non acquistare un libro a sostegno di essa? Va bene solo se l’autore è famoso e va in televisione? Se invece avessi posato per un calendario pornografico dando parte dei proventi a un’organizzazione che si occupa di bambini, magari non avrebbe avuto nulla da ridire nessuno!!!!!! Anche se il tutto fosse stato collegato a un concorso fotografico!
Spesso nei bandi ho trovato indicazioni generiche. Per spedire i materiali non di rado telefono per avere chiarimenti. Ma al Premio Lord Glenn comunque alcuni partecipanti già li abbiamo e nemmeno hanno chiesto informazioni, hanno subito spedito in modo regolare i materiali. Di certo anche chi si trova in difficoltà non può dire che non ci sia buona volontà da parte nostra o che non si sia disponibili.
Lei continua a criticare la nebulosità e l’entità dei trofei. Potrebbe criticare se i trofei fossero già stati spediti e se facessero schifo. Sono pronte alcune piccole riproduzioni di sculture eseguite a mano in soli tre esemplari, per esempio. Nella mia buona fede, avevo persino immaginato di chiedere ai singoli vincitori cosa preferissero tra più opzioni possibili! Ma lei partecipa a un concorso per avere una coppa di vetro piuttosto di un prosciutto o 100 euro? A me non importa nulla di quello che mi danno quando ricevo un premio, nemmeno mi interessa del diploma. La soddisfazione sta nella lettera o e-mail che ricevo con la comunicazione ufficiale. La soddisfazione più vera è tutta interiore perché ho avuto l’onore di essere stata letta da qualcuno, sono stata capita e apprezzata, e la mia opera non è morta con me.
Il progetto “Lord Glenn”… si tratta di un premio letterario, di un’iniziativa benefica e di un’iniziativa culturale al tempo stesso e molto altro…. Perché non possono coesistere più aspetti? C’è confusione? Dalla confusione nascono le idee migliori. Ciò era previsto per stimolare le persone nelle direzioni più disparate e ha funzionato, visto che ora siamo qui a confrontarci. Non lo so nemmeno io dove ci porterà questo percorso, ma ho già conosciuto alcune persone meravigliose e questo vale da solo la fatica. Continua a chiedere “capisce che è poco chiaro?”, ma capisce che non è il solito concorso letterario? Che è una formula innovativa per persone fuori dagli schemi?
Da anni proponevo progetti dedicati agli animali negli ambienti culturali più disparati, ma non venivano presi in considerazione perché tali argomenti venivano ritenuti di serie B e quindi anche la letteratura a essi dedicata veniva disprezzata. Ora le stesse persone mi guardano in modo diverso, non più dall’alto in basso. Un libro dedicato a un cane non deve necessariamente essere un libro banale, anche se spesso il mercato impone libri stranieri che, se fossero di un autore italiano sconosciuto, forse non sarebbero mai stati pubblicati. Non ho usato la “credibilità” che mi sono conquistata con tanto studio, lavoro di critica ecc. per montarmi la testa ma per cercare di fare qualcosa di concreto per gli animali, per dare loro voce, per fare cambiare mentalità a persone sensibili ma solo fino a un certo punto... Con questo progetto si fa molto anche a livello informale, incontrando le persone per strada, aiutandoci a spargere la voce per far adottare qualche cane o gatto ecc. La letteratura è solo un aspetto della vita. Non può essere un fine.
Da anni alcuni scrittori famosi che conosco non partecipano più a concorsi perché dicono che sono tutti truccati, altri perché dicono che non si può far scendere in gara le opere poiché la letteratura non è una competizione ma un arricchimento interiore. Noi abbiamo fatto qualcosa di diverso, di alternativo, non accettando i meccanismi che regolano la maggior parte dei premi. Sta anche ai partecipanti movimentare il tutto, prendere iniziative.
Riguardo al nostro sito, ci sono autori che hanno chiesto nel tempo di venire inseriti nelle “Letture” e hanno trovato indicazioni utili per cercare libri in biblioteca. Ora l’inserimento avviene su invito o nell’ambito del premio Lord Glenn perché è un sito più complicato del previsto da aggiornare e più di questo non possiamo fare. Occorre un pizzico di pazienza con un sito Wix scelto per la bellezza delle immagini. Forse basterebbe usare le frecce del browser per facilitare la navigazione. Inoltre non sono poi molte le pagine del sito e la piastrella “Casa di Glenn” con le bolle di sapone riporta alla home page. Per accedere alla sezione delle Letture c’è il pulsante “Letture” nel menu principale (viene chiamata “enciclopedia” tale sezione). Mancanza di rispetto per il navigatore su www.lordglenn.com? C’è un cane disabile in home page, come fa a dire ciò? Se anche i creativi rinunciano a un po’ di elasticità mentale per destreggiarsi in ciò che non è immediato siamo nei guai. Se vi perdete sul sito, scriveteci. Altrimenti ignoratelo e pensate a cosa possiamo fare insieme per aiutare cani, gatti, cavalli ecc. martoriati! Scrivendo, informandoci, leggendoci, confrontandoci.
Poiché lei mi parla di rispetto per chi si accinge alla navigazione del nostro sito, allora vorrà di sicuro portare rispetto anche agli autori partecipanti e togliere (voglio sperare) quel cenno ai bifolchi e quello alla scrittura da cani che mi è stato riferito. Non sarà nelle sue intenzioni ma sono offensivi, nei confronti dei giudici e dei partecipanti al premio, nonché nei riguardi di bifolchi e cani se vogliamo rispettare la dignità di tutti! Capisco bene il risentimento di Marco Baiotto che ha accennato a vie legali…voi non ci conoscete, quindi fate bene a farvi tutte le domande che volete, ma dovreste anche chiedervi se, facendo certe ipotesi, non state sbagliando e offendendo la sensibilità altrui…”l’animalità dell’uomo” non è di tutti gli uomini.
[Qui intervengo per sottolineare che il “Premio Bifolchi” esiste, eccome. Se ne parla qui e qui e ha attirato l’attenzione di qualcuno, nessun intento offensivo o diffamatorio.]
Va precisato che il bando contiene inesattezze perché è stato pubblicato a ottobre 2012 e il libro è uscito ad aprile 2013! Qualcuno ha ordinato il libro in anticipo. Non ho poi corretto le inesattezze perché non ritenevo giusto che qualcuno lo avesse letto con certe informazioni e qualcuno con altre. Per es. il numero di pagine del libro è molto diminuito (è stata fatta un’edizione più bella del previsto, con le alette e dal formato più grande) e il prezzo è sceso di 2 euro. E questa estrema correttezza è a nostro danno, caso mai!
Perché c’è l’e-mail del Ciliegio come riferimento per l’acquisto non significa che non si possa acquistare diversamente il libro.
Il Gazzettino è quello di Pordenone, che non trovo dalle mie parti, ho chiesto il giorno di pubblicazione (dovrebbe essere stato pubblicato a fine febbraio 2013) del comunicato al Rifugio di Villotta ma avevano ritagliato la notizia senza tenere la data. http://www.rifugiodivillotta.org/page/premio-letterario (per voi questo può essere importante, ma io non ho tutti i giornali e riviste in cui hanno parlato di mie opere o hanno pubblicato miei articoli).
Sono ammessi anche altri temi perché c’è anche chi ama scrivere ma non trova la giusta ispirazione per scrivere di animali (non è facile come invece sostengono molti) e vuole comunque partecipare all’iniziativa.
Il Golden Glenn, premio alla carriera analogo a quello previsto da molti altri concorsi, verrà assegnato in presenza di un curriculum letterario notevole, di un percorso originale e indipendente, possibilmente però in linea con i principi del concorso.
Perché ci sono tanti furbetti non è giusto pensare che tutti lo siano. Mi rendo conto dell’importanza dell’argomento concorsi però preferirei, visto il clima di “dibattito” promosso dal concorso, parlare della tutela degli animali e non all’infinito del bando, perché non ci sono fondi per portare avanti quest’iniziativa a lungo, quindi mi piacerebbe concentrarmi sulla lettura di opere “sensibili” e impiegare energie positive senza dovermi difendere come fossi una ladra senza aver fatto nulla di male.
Potrei dare alcuni consigli anch’io per la partecipazione ai concorsi in generale, ma preferisco farlo con e-mail private perché trovo sgradevoli i “processi improvvisati”. Spesso non ho prove di quanto ho capito ma il meccanismo è evidente…quindi metto in guardia altri.
Forse per Lei il mondo sarebbe stato migliore senza il Premio Lord Glenn, ma rifletta sullo “snobismo” di certi ambienti culturali e poi credo che anche Lei converrà che sono da ammirare le persone che stanno partecipando al concorso credendo che questa non sia letteratura di serie B.
Se non ci fosse stato Glenn amatissimo non ci sarebbe stato il Premio “Lord Glenn”, perché questo libro è il fulcro delle riflessioni (implicite) che posso comunicare a tutti i partecipanti attraverso la narrazione. Se ci incontrassimo, se ci confrontassimo dialogando per mesi e mesi, non riuscirei a comunicare altrettanto. Marco Baiotto poteva pagare i trofei ecc. per analogo concorso senza il libro da acquistare, ma da dove sarebbero scaturite le stesse emozioni, le stesse considerazioni, lo stesso impegno e significato? Sarebbe stato qualcosa di impersonale e freddo. Noi giudici non avremmo aperto la nostra anima, saremmo stati lì a fare “bella mostra” di noi, ma noi tre non siamo così.
Lucia Gaddo Zanovello ha insegnato per molti anni e ha scritto la prefazione al libro (per me questo è stato come ricevere un piccolo Nobel!Non ricordo nemmeno quanti libri ho pubblicato…15?...eppure mi emoziono ancora quando un “grande nome” mi concede la sua attenzione e valuta le mie opere e mi consiglia). Se non avesse creduto che potesse aiutare anche i ragazzi, non avrebbe sostenuto questo progetto. Molti giovani non prenderebbero brutte strade, se avessero la possibilità di avvicinarsi al mondo animale e di riflettere attraverso la scrittura e la lettura.
Il nostro è un paese di scrittori che spesso non leggono, alcuni politici si vantano di non aver mai letto un romanzo…noi abbiamo cercato di proporre un libro in cui crediamo per tanti motivi.
Probabilmente risulterò antipatica a molti perché sono al centro di questa iniziativa, ma non si può piacere a tutti, fa parte della vita. Non ho saputo ideare una formula migliore a suo tempo, oggi farei di meglio ma non ho voluto arrendermi al fatto che i poveri, anche se hanno talento, in questo paese non dovrebbero fare niente di bello…
Ovviamente può pubblicare questo pezzo integralmente.
Chi vuole altri chiarimenti per il concorso mi può contattare al seguente indirizzo e-mail: [email protected]
Per altri motivi potete scrivermi a: [email protected]t
Potrei aver dimenticato qualcosa ma con tutto quello che ho scritto voglio almeno sperare crediate alla mia buona fede. Non ho evitato intenzionalmente di rispondere a nessuna domanda.
Potrebbero esserci sviste, ma il cane mi sta aspettando per la cena in ritardo…
Grazie per l’attenzione e la pazienza, a Lei e ai frequentatori del suo blog.
Sarò stata più confusa che nel bando…
Cari auguri per tutte le sue attività e per il suo blog.
Cordiali saluti
Claudia Manuela Turco