Eccomi di nuovo qui, cari i miei avventori di questo orripilante posto, a parlarvi di un nostro bravissimo cliente. Ne avevamo già parlato qui, qui e qui.
Ne riparlo perché a dire il vero ci sono rimasto un po’ male. Sì. Cioè va a dire in giro cose brutte su questa storica bettola.
Cosa ha detto?
Leggete qui:
ATTENZIONE RAGAZZI. C’E’ QUA IN GIRO UN SITO CHE STA SPUTTANANDO LE VOSTRE ANTEPRIME. IL SITO DI STRANOFORTE CHE OREGIUDICA LA NOSTRA EVENTUALE PROPOSTA DI PUBBLUCAZIONE.L MI RIVOLGO ANCHE AGLI AMMIBISTRATORI DI QUESTO SITO DI TENETE GLI OCCHI APERTI DA QUESTI DIFFAMATORI. GRAZIE.
Sorvolo sulla forma e sugli errori di stumpa, però mi lascia perplesso una cosa: dove sarebbero gli sputtanamenti delle *loro* anteprime, di cui il poeta si duole? Boh. Che lo si debba chiedere a Carmela? L’oste direttore di questa bettola non ha fatto altro che commentare (solamente) le opere del poeta, nulla di più, opere peraltro pubbliche e reperibili in rete, ma tant’è.
Cliccando sull’immagine si approda planando sul sito in cui è stato inserito il commento.
Sì, esatto, proprio su un sito che si pregia, e giustamente, di recensire solo i libri editi da case editrici per bene. Cioè evitano come la peste case editrici che non sono compatibili con il loro modo di pensare. E fanno bene, come si precisa qui.
Casualmente però anche questo sito tempo fa è stato cliente della nostra bettola. Non direttamente, ma a seguito di un esperimento editoriale stupendo, di cui ho parlato qui e che vi riassumo: circa 90 blogger si sono accordati segretamente per “spingere” un libro, ma solo al fine di vedere se i blog hanno potere eh, mica per altro, solo per vedere l’effetto che fa; circa 90 blogger che scrivevano solo un gran bene di quel libro. Poi qualcuno, malignissimo, ha svelato l’esperimento ed è andato tutto a ramengo (e anche i gestori del sito si sono detto molto arrabbiati perché il loro piano è stato svelato anzitempo). Un bellissimo esperimento, non c’è che dire, alla faccia di chi non può contare su simili “aiuti”, ma va be’, ognuno fa quel che vuole e decide come gli pare su quali parametri assestare i propri giudizi sulle case editrici e decidere quale sia degna di essere recensita e quale no. Una casa editrice per bene.
Io per casa editrice seria, spero di non sbagliarmi, intendo una casa editrice che segue - gratuitamente - l’autore passo per passo e, una volta pubblicata la sua opera, gli riconosce anche regolari diritti d’autore. Una casa editrice che si fa in quattro per diffondere con le proprie forze cultura e letteratura, senza mezzucci. Di alcun tipo.
Ehi, però ora che vedo, il sito in cui è apparso il commento del poeta, e che casualmente faceva parte anche dell’esperimento editoriale, quella che seleziona accuratamente case editrici da recensire, ha indetto un concorso letterario in cui: “L’organizzazione non avrà obbligo di remunerazione degli autori per questa pubblicazione”. Ah ecco. Bene, niente soldi agli autori, ma solo tanta, tanta gloria. Alla faccia.
Cavolo, come al solito non ho capito nulla, tantomeno cosa si intenda per casa editrice seria e degna. Uff, ma questo acquario editoriale...